Truffe nelle successioni – frode eredità – avvocato penale Milano

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SUCCESSIONI E DONAZIONI: Come si procede con l eredità? L eredità può essere devoluta (art. 457 C.C.): tramite legge (cd. successione legittima) o tramite testamento. Ci può pure essere concorso tra le due successioni, che non si escludono in modo reciproco nell ipotesi in cui il de cuius, pur facendo testamento non abbia previsto tutti i suoi beni: in siffatta circostanza, per il resto del patrimonio viene applicata la successione legittima (per legge). Mentre, nell ipotesi in cui il de cuius abbia previsto tramite testamento tutto il suo patrimonio, le due successioni non possono sussistere insieme.

Quali sono le modalità del testamento? E vincolato a specifiche modalità o può essere pure disposto senza la presenza di un notaio? Le modalità ordinarie di testamento sono: il testamento olografo, ovvero quello scritto, firmato e datato interamente di pugno dal de cuius, e il testamento tramite atto notarile.

Quest ultimo, a sua volta, può essere di tipo pubblico o segreto. Il testamento pubblico è quello che viene stilato dal notaio di fronte a due testimoni e firmato dal testatore, dai due testimoni e dal notaio. Il testamento segreto, mentre, è firmato soltanto dal testatore e dato al notaio di fronte ai testimoni.

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Vi sono, poi, modalità particolari di testamento, obbligatoriamente prescritte dalla legge (artt. 609 e ss. Cod. civ.): si tratta di testamenti che possono essere redatti soltanto da specifiche persone in condizioni particolari (es. malattie contagiose, calamità pubbliche, a bordo di nave o di aeromobile, testamenti di militari...), ed hanno valore temporaneo, sono revocabili ed hanno carattere di testamento pubblico.

Chi sono gli eredi legittimi? Senza la presenza di testamento o nel caso in cui il testamento preveda soltanto in parte il patrimonio del de cuius, la nostra legislazione civile presume la cd. successione legittima. Nell ipotesi più diffusa di decesso senza testamento, il patrimonio è ripartito tra gli eredi secondo le quote che vi spettano per legge (fissate dal codice civile).

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I parenti che ereditano per legge sono: consorte, figli, fratelli e sorelle (se non vi sono i figli), ascendenti (se non vi sono i figli), altri familiari entro il 6° grado (se non vi sono altri eredi), ed, infine, in assenza di questi altri successibili. lo Stato. Il testatore ha la possibilità di disporre dei propri beni o è sottoposto a degli obblighi?

Chi vuol stilare un testamento deve tenere bene in mente le limitazioni e gli obblighi prescritti dal nostro ordinamento civile a difesa dei cd. eredi legittimi. Sono legittimi i soggetti in merito ai quali la legge presume una quota della successione: consorte, figli, ascendenti (se non vi sono i figli).

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Il testatore, difatti, può disporre in maniera libera soltanto della cd. quota disponibile, dovendo sempre tener presente le quote di legittimità riconosciute agli eredi legittimi (cd. successione necessaria). La quota di legittimità, difatti, costituisce la porzione dell eredità che deve andare tuttavia ai parenti suddetti, pure contro il volere del de cuius.

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Nella legislazione successoria italiana non vi è la possibilità di -diseredare- alcuni familiari (quelli più prossimi). La quota disponibile è, mentre, la porzione di eredità che il testatore può dare a chiunque, inclusi pure gli eredi che già beneficiano della quota di legittima (legittimari). In tale ipotesi, la quota disponibile va ad aumentare quella legittima. Come può agire chi vuole essere erede nei riguardi di chi possiede senza titolo i beni ereditari?

Chi vuole essere erede può richiedere che venga riconosciuta la sua qualità di erede contro chi possieda tutti o parte delle eredità a titolo di erede o senza alcun titolo, allo scopo di conseguire la restituzione delle medesime (atto di petizione ereditaria).

L azione è esperibile erga omnes ed è imprescrittibile eccetto le conseguenze dell usucapione che altri abbia maturato sulle eredità. Cosa significa donazione? In merito all art. 769 c.c., la donazione è il contratto con cui, per spirito di liberalità, una parte rende ricca l altra, prevedendo a vantaggio di questa un suo diritto o acquisendo verso la medesima un obbligo.

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Quale modalità deve avere il contratto di donazione? La donazione deve essere contratta con atto pubblico. In assenza di questa modalità l atto è nullo (art. 782 c.c.). Tale modalità non è utile nel caso in cui si attua una donazione di piccolo valore, come quotidianamente succede molto spesso. In circostanze simili, la donazione è resa perfetta quando ci sia stata la semplice consegna della cosa (art. 784 c.c.). La donazione si può impugnare?

Se sì, per quali ragioni? Può essere revocata? La donazione può essere impugnata per sbaglio sul motivo della donazione stessa, ma solo se la motivazione risulti sull atto e sia stato il solo che ha portato il donante a porre in essere la liberalità (art. 787 c.c.). Dopo che è stata accolta, la donazione può essere revocata (art. 800 c.c.): per ingratitudine, nel caso in cui il donante patisca ingiuria, tentato omicidio, calunnia, ecc. da parte del donatario (in tale circostanza, il donante ha tempo un anno dal momento in cui viene a conoscenza dell ingratitudine per revocare la donazione); se vi sono figli, e quindi quando per il donante sopraggiunga la circostanza di un figlio (o nell ipotesi in cui se ne ignorava la presenza), e in questa circostanza si ha tempo 5 anni dal momento della nascita o dal giorno in cui si viene a sapere di avere un figlio per revocare la liberalità (cfr. artt. 803 e 804 c.c.).