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Come sono stabiliti l affido congiunto e l assegnazione della dimora coniugale se l ex moglie possiede un lavoro a 400 km di distanza dall abitazione?

[Quesito] Sono un marito che è stato tradito. Possiedo le prove e mia moglie ha proceduto anche a confessare. I miei figli di 2 e 3 anni vivono insieme a me nell abitazione in cui sono nati in quanto mia moglie possiede un lavoro a 400 km di distanza.

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Torna a casa soltanto per il fine settimana. Per il momento non potrebbe chiedere di avvicinarsi. Se nell immediato futuro dovesse ripetere il tradimento ritenendo che i bambini sono con me posso conseguire l affido condiviso ma l assegnazione della dimora coniugale solo per me e dunque i miei figli possono restare con me? E nella circostanza in cui fra 2/3 anni mia moglie venisse trasferita nella mia città cosa potrebbe succedere? Grazie per l attenzione.

Risposta: Sicuramente, i figli verranno posti presso di lei nella dimora coniugale. Più difficile si potrebbe presentare la circostanza nel caso in cui sua moglie tornasse in maniera stabile in città, proprio per la tenera età della prole.

Tuttavia la cosa vera è che allo stato attuale è lei a prendere effettivamente cura dei figli data la lontananza non voluta della madre, e questa circostanza sarà sicuramente tenuta in considerazione dal giudice.

- Aver amministrato in maniera non corretta il patrimonio coniugale accumulando debiti può essere circostanza di separazione per colpevolezza?

[Quesito] Aver amministrato in maniera fallimentare il proprio patrimonio coniugale accumulando debiti all oscuro della moglie, mettendo firme false in banca, e così via possono essere circostanze di richiesta di una separazione per colpevolezza?

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Risposta: L addebito si riconosce in circostanza di trasgressione da parte di uno dei consorti degli obblighi che derivano dalla medesima unione coniugale, così come previsti dall art. 143 c. c.: diritto – dovere di entrambi i coniugi di fedeltà, di sostegno morale e materiale, di intenti collaborativi nell interesse della casa e dei figli.

Nella situazione in esame, sono sicuro che il comportamento di suo marito realizzi tuttavia la trasgressione dell obbligo di collaborazione e di sostegno, sia a livello morale che a livello materiale.

- E un reato che viene perseguito in merito al fatto che all interno dell unione coniugale il marito non dia sostentamento in termini monetari alla propria moglie?

[Quesito] La situazione in cui mio marito conserva riservatamente e per se stesso la pensione e il libretto intestato ad entrambi su cui si accredita il denaro lasciandomi senza soldi (pur avendo io abbandonato il lavoro dopo essermi sposata nel 2008) è da ritenersi un reato perseguibile?

Risposta: Tra gli obblighi derivanti dall unione coniugale vi è quello di dare sostegno reciproco a livello morale e materiale; il dovere di sostegno si deve osservare tutte le volte che uno dei consorti sia in circostanze di difficoltà, sia di carattere morale che materiale.

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Questo dovere senza dubbio possiede un tale importanza che non va a limitarsi soltanto al sostegno degli alimenti. Nella situazione in esame non penso si possa ravvisare nella condotta di suo marito alcuna tipologia di reato; comunque, visto le decisioni che interessa la vita coniugale, siffatte si devono prendere di comune intesa tra i consorti, lei potrebbe tuttavia chiedere ad un giudice sulla base dell art.145 del codice civile di risolvere la faccenda.

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Se in caso contrario la faccenda dovesse diventare insostenibile l unica percorso da mettere in atto è quello della separazione.

- Dopo la separazione quanto dura il diritto all assegno di sostentamento mensile?

[Quesito] Quanto dura il diritto all assegno di sostentamento mensile? Alla scadenza del diritto dell assegno se non riuscissi ancora ad ottenere un lavoro, quali sono i miei diritti riconosciuti? Grazie per l attenzione

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Risposta: Si deve sicuramente fare riferimento a quello che viene prescritto in ambito di separazione. Le rammento tuttavia che in qualsiasi momento può richiedere la variazione delle circostanze della separazione qualora siano giunte nuove situazioni fattuali e di diritto che la motivino.

- Ci sono normative precise per l affido di un bambino diversamente abile dopo la separazione?

[Quesito] Sono unita in matrimonio da meno di un anno e ho 2 figli. Una da un matrimonio antecedente e il secondo con il mio compagno attuale. Mia figlia è diversamente abile e non è facile riuscire a provvedere a lei. Il mio compagno attuale con cui sono sposata mi costringe di richiedere il supporto di una struttura adeguata in cui portare mia figlia.

Ma io non voglio. Potrebbe il tribunale togliermi l affido del secondo perché la bambina con gravi deficit potrebbe, secondo il parere del mio attuale marito, compromettere lo sviluppo del fratello di appena 9 mesi?

Risposta: è rarissimo, pure in una circostanza familiare così difficile e particolare come la sua che il giudice disponga la sottrazione del minorenne ai genitori. Ora non mi ho ben chiara una cosa, ovvero se lei e suo marito state o meno per mettere in atto una separazione, ma comunque, non vedo come la condizione della sua prima figlia possa compromettere in maniera negativa lo sviluppo del secondo figlio.

In circostanza di separazione, se suo marito volesse fare richiesta dell affido o meglio chiedere che vostro figlio venga collocato presso di sé, il giudice di sicuro, prima di toglierlo alla madre in età così piccola, provvederebbe alla nomina di un esperto capace di determinare se e in che maniera la presenza della sorella possa compromettere lo sviluppo del minorenne.