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Quali interventi possono essere eseguiti a difesa della proprietà? La proprietà, disciplinata dagli artt. 832 e segg. cod. civ., è ammessa e tutelata anche sul piano costituzionale dagli art. 42 e 44. Peculiarità principale del diritto di proprietà è la mancanza di margini temporali e dunque la ripetitività della connessa spettanza.
Il nostro sistema giuridico presume chiaramente le tipologie di interventi attuabili a tutela della proprietà (artt. 948 e ss. cod. civ.): 1)intervento di reclamo (art.948 c.c.):il possessore può reclamare il bene da chiunque la detiene o la conserva.
E un intervento reale, eseguibile contro chi detiene o conserva il bene in uno specifico momento, ed è non prescrittibile, ossia può essere avviato senza limiti temporali.
Se la richiesta di reclamo è accettata, la pronuncia verifica la proprietà e punisce il soggetto adunato alla riconsegna; se, invece, il verdetto rifiuta la richiesta, non si produce alcun giudicato su tale punto e il possessore potrà avanzare la richiesta su nuovi elementi probatori.
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L intervento di reclamo differisce da quello di riconsegna, che può essere attivato da chi dà un bene ad un altro in base ad una funzione di natura tassativa, ed è soggettivo, prescrittibile e presume la sola dimostrazione dell affidamento; 2)intervento di negazione (art.949 c.c.) : il possessore può operare per far affermare l insussistenza dei diritti sostenuti da altri sul bene, se ha ragioni di aver paura di un danno ovvero far terminare le altrui scocciature o turbative; 3)intervento di regolamentazione di confini (art.950 c.c.):se il confine tra due terreni è ambiguo, ognuno dei possessori può richiedere che esso sia definito a livello giudiziale; 4) intervento per imposizione dei termini (art.951 c.c.).
Che cosa sono le azioni di emulazione? E qual è il loro regolamento? E bene comprendere che il nostro sistema giuridico proibisce manifestamente le cd. AZIONI DI EMULAZIONE (art. 833), ossia la commissione di azioni di distribuzione e usufrutto dei propri beni che non hanno altro fine se non quello di danneggiare o disturbare soggetti terzi senza conseguire nessun cospicuo beneficio (c.d. animus).
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Verificata l emulazione dell azione, difatti, il possessore é obbligato a ristabilire la precedente situazione e di rimborsare la lesione.
Non sono, nondimeno, da ritenersi azioni di emulazione l intervento giudiziale attivato per proteggere un diritto e le azioni di omissione, perché motivati in termini di parsimonia di spese e di forze e quindi di beneficio. ... e in tema di introduzioni?
Specifica rilevanza ha la legislazione in tema di INTRODUZIONI (art. 844): il possessore (o il detentore di altro diritto concreto) di un terreno può ostacolare con l intervento di inibizione le introduzioni di fumo o di caldo, le emanazioni, i frastuoni, ecc., se superano la ordinaria sopportabilità.
Sono sempre inammissibili le introduzioni che oltrepassano i margini indicati da norme o regolamenti, quali la L. 95/447 sull inquinamento acustico, considerando tuttavia che tali disposizioni stabiliscono margini pubblici (di rilevanza ad es. a livello penale) di accoglibilità, mentre quelli di sopportabilità possono essere più sottili e vanno verificati volta per volta in rapporto alle condizioni dei luoghi. I bisogni della proprietà vanno, inoltre, conformati a quelli della lavorazione: sono dunque ammesse introduzioni inaccettabili, dietro pagamento di un giusto indennizzo, subordinate in ogni caso al margine insormontabile rappresentato dal diritto alla salute.