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Vi sono incertezze in rapporto alla funzione dell adunato dinanzi a questa rinuncia del reclamante.Il legislatore non si pronuncia in materia, tanto da far credere che il reclamante abbia un effettivo diritto di vita e di decesso sul processo da lui attivato, senza l eventualità di ingerenze da parte dell altro consorte.

In tale senso si pronuncia parte della giurisprudenza, per cui la non avvenuta presupposizione legislativa della possibilità per l adunato di richiedere la continuazione dell iter processuale, in assenza della parte reclamante, sarebbe da connettere al favor matrimonii incluso nel regime, per cui l adunato coinvolto nel conseguimento della separazione dovrebbe attivare un nuovo iter processuale.

Con il necessario rispetto, quest impostazione non sembra accettabile e anzi contrastante, non essendo efficace il riferimento al favor matrimonii in rapporto ad un adunato comunque disposto autonomamente a richiedere la separazione.

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D altra parte, si deve rammentare che, con la consegna del ricorso, si fonda un processo di tipo giudiziario e che l adunato, prima del dibattimento presidenziale, può aver consegnato un documento di difesa che, in effetti, contiene una comparsa di istituzione e replica.

Non si può, quindi, confutare che l adunato possa avere un personale vantaggio ad attivare il processo di separazione o di divorzio, come potrà accadere, per esempio, se il soggetto resistente, nella propria documentazione di difesa, abbia partecipato alla richiesta di separazione o di divorzio del reclamando, casomai elaborando, in via ufficiale, contrarie istanze individuali o relative al patrimonio.

Pare, quindi, da estromettere che tali libere richieste possano non essere valide a causa e per effetto di una decisione arbitraria del reclamante che, come norme generica, con la presentazione della richiesta, definisce i limiti del thema decidendum e decide il -tempo- della controversia, ma poi non può reclamare di avere il diritto esclusivo rispetto alla continuazione del giudizio.

D altra parte, una tale esclusiva sarebbe in chiara contrapposizione con la regola di economia del processo, dato che obbligherebbe il consorte convenuto, coinvolto nel verdetto di separazione o divorzio, a proporre un ricorso ex novo, di norma davanti allo stesso magistrato. nel caso in cui l adunato mostri la volontà di attivare l azione processuale, quindi, sembra giusto che il dibattimento presidenziale si tenga di regola anche in mancanza o in caso di rifiuto al ricorso da parte dell agente.

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Se questo non sia presente di persona, inoltre, il Presidente potrà stabilire una piccola proroga dell udienza per permetterne l invito. In caso di non presenza dell adunato, invece, il legislatore del 2005 ha tentato di scongiurare che il Presidente si fermi a stabilire il passaggio della causa dinanzi al magistrato istruttore.

Se l adunato non è presente (ed in dettaglio se non ha consegnato la documentazione di difesa), si dovrà innanzitutto accertare la legittima e veloce notifica del ricorso, ordinandone, ove occorre, il rinnovo, stabilendo una nuova udienza di tipo presidenziale.I nuovi artt. 707, comma 3, c. p. c. e 4, comma 7, l. divorzio,d altra parte, presumono che l udienza di tipo presidenziale possa essere prorogata anche se l adunato non si presenti in udienza, sebbene la legittima notificazione del ricorso. In base alla lettera, anche una semplice non presenza senza motivo del consorte resistente (e quindi in potenza coinvolto nel rinvio del processo e l emanazione dei decreti temporanei e di emergenza)

- nell ipotesi di separazione in via giudiziale a chi è conferita la residenza dei coniugi che appartiene alla suocera?

[quesito di anna] Vorrei chiedervi in ipotesi di separazione giudiziale a chi è conferita la residenza dei coniugi appartenente alla suocera?

Perché mio marito mi ha ingannato e mi domanda l attribuzione a debito? Io posseggo altri 2 immobili a metà con mio marito? E un altro datomi da mia mamma? Ho 2 figli di cui un minorenne e non intendono abbandonare la residenza di famiglia, ma mio marito ne ha presentato domanda.

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A chi la conferisce il magistrato?

Risposta:La residenza di famiglia è conferita al consorte presso cui sono in prevalenza presenti i figli proprio per assicurare che essi possano conservare i rapporti con la casa in cui si sono sviluppati.

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Di certo suo marito ha richiesto l attribuzione a debito per non doverle pagare il sussidio di sostentamento e ha richiesto che i figli siano in prevalenza affidati presso di lui per non restare privo della residenza di famiglia.

Le suggerisco dunque di contattare subito un avvocato che potrà darle supporto.

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Come conteggiare sussidio di sostentamento, affido figli e conferimento residenza di famiglia in ipotesi di separazione concordata?

[quesito di geny, 19/08/2012] Gentili redattori, sottopongo tale domanda: dopo circa 23 anni di unione matrimoniale, abbiamo comunemente scelto la separazione (46 anni chi scrive e 48 anni la mia coniuge, competente e di buona cultura).