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L obbligo al mantenimento include, oltre che cure per le necessità primarie, pure le spese di un personale livello relazionale con il contesto sociale in cui la famiglia vive.
Come è disciplinato il riconoscimento della casa coniugale in circostanza di separazione dei consorti e divorzio?
La casa coniugale è assegnata tenendo presente in primis dell interesse della prole; comunque, per l assegnazione il giudice considera le circostanze economiche tra i genitori, tenuto conto dell eventuale titolo di proprietà.
Il diritto ad usufruire della casa familiare da parte del genitore affidatario decade nella circostanza in cui il medesimo non viva o cessi di vivere nella casa familiare o conviva more uxorio o si sposi nuovamente.
Cosa vuol dire obbligo alimentare e su chi ricade? e a vantaggio di chi? In effetti, va evidenziato che il diritto all alimentazione da parte di un terzo può derivare da un intesa bilaterale (c.d. contratto di vitalizio alimentare) oppure da un testamento a titolo di legato alimentare (art. 660 cc) o anche dalla legge (quando oltre a provare la circostanza di bisogno vi è un legame familiare o vi è stata una donazione).
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La relazione familiare utile per la presenza di un obbligo alimentare si rinviene nell art. 433 cc (-All obbligo di dare gli alimenti sono tenuti, andando per ordine: 1) il consorte; 2) i figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi, e, in loro assenza, i discendenti prossimi pure naturali; 3) i genitori e, in loro assenza, gli ascendenti prossimi, pure naturali; gli adottanti; 4) i generi e le nuore; 5) il suocero e la suocera; 6) i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali-), come pure, per il consorte divorziato, dall art. 5 comma 4 L.D..
Il donatario, altresì, è obbligato nei confronti del donante con precedenza su qualsiasi altro obbligato (a meno che non si tratti di donazione obnuziale o remuneratoria), nelle limitazioni del valore della donazione al momento presente all interno del suo patrimonio.
Gli alimenti vanno previsti soltanto per colui che si trova in una difficile circostanza di bisogno (dopo aver fatto valutazioni concrete e con riguardo alle reali circostanze del soggetto) e non sia capace di mantenersi in maniera indipendente, pure se siffatta circostanza deriva da una propria condotta colposa, salvo, in tale circostanza, una diminuzione in ipotesi di un comportamento disordinato e riprovevole.
L obbligo alimentare si differenzia dall obbligo di mantenimento in quanto quest ultimo tende a dare soddisfazione a qualsiasi necessità di vita, pure quelle non particolarmente primarie, invece con l obbligo alimentare si cerca di soddisfare le necessità primarie della vita, come il vitto, il vestiario, le cure mediche, la casa, ecc.
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La misura degli alimenti deve essere correlata alla necessità di chi li richiede e alle circostanze economiche di chi li deve fornire, con il limite massimo di quanto è utile in merito ad una regolare amministrazione (considerato tuttavia il ruolo sociale dell alimentando), eccetto per i fratelli, per i quali l obbligo esiste nella misura dello stretto necessario.
Se vi è una molteplicità di obbligati del medesimo livello tutti devono concorrere in maniera proporzionale alle proprie circostanze economiche (obbligazione divisibile, non solidale).
Cosa è l interdizione? Un soggetto che si trova in condizioni di infermità mentale grave ed irreversibile che compromette la sua capacità di ragionare e volere come pure la possibilità di prendersi cura dei propri interessi, può essere, dietro proposta di un ricorso, ritenuta interdetta diventando in tal modo incapace di operare in ambito giuridico.
Come effetto non potrà più mettere in atto a livello individuale nessuna azione negoziale o giuridica, ma ad essa verrà sostituito il tutore, designato dal Tribunale.
Chi è l amministratore di sostegno? In quali circostanze si ricorre alla sua nomina? La legge n°6/2004 ha inserito la figura dell amministratore di sostegno, con cui si è voluto difendere, con il minor limite possibile della capacità di agire, soggetti privi totalmente o parzialmente di indipendenza nell esercizio delle loro quotidiane funzioni.
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Dietro proposizione di un ricorso al Giudice Tutelare può, difatti, prevedersi la nomina di un amministratore di sostegno al soggetto che a causa di una infermità ossia malformazione fisica o psichica, è impossibilitato, pure parzialmente o temporaneamente, a prendersi cura dei propri interessi .
La nomina dell amministratore proviene con particolare attenzione alla cura ed agli interessi del beneficiario, possibilmente tra i prossimi parenti o tra coloro che già offrono cura e può essere scelto dal medesimo interessato, tenendo conto della propria possibile futura incapacità, con atto pubblico o scrittura privata autenticata.
Il provvedimento di nomina dell amministratore di sostegno deve evidenziare precisamente l oggetto dell incarico e le funzioni che l amministratore deve mettere in atto in nome e per conto del beneficiario della tutela. La persona tutelata mantiene la propria totale capacità d azione per tutti le funzioni che non prevedono la rappresentanza esclusiva o il supporto utile dell amministratore di sostegno e può, in qualsiasi circostanza, effettuare tutti quelle azioni utili ad soddisfare i propri bisogni quotidiani.